Dopo la morte dei genitori in un incidente aereo in Wakanda, Hunter fu adottato dal re T’Chaka. Essendo uno straniero bianco, Hunter era visto con sospetto e persino con disprezzo dai cauti Wakandani. Nonostante ciò, sviluppò un vero amore per Wakanda come uno dei più convinti patrioti della sua patria adottiva. Hunter sapeva che non sarebbe mai salito al trono con T’Challa come vero erede e, sentendosi imbrogliato, sviluppò una profonda gelosia per T’Challa. Si spinse a essere il miglior Wakandano possibile nel tentativo di mettere in ombra il fratello adottivo. Fu questo fervore che portò la precedente Pantera Nera a nominare Hunter come leader degli Hatut Zeraze (la polizia segreta di Wakanda) dove divenne noto come il Lupo Bianco. Quando l’attuale Pantera Nera sciolse gli Hatut Zeraze a causa della loro brutalità, Lupo Bianco e i suoi leali subordinati lasciarono Wakanda per lavorare come mercenari. Sebbene risentito per questa situazione, White Wolf nutriva ancora amore per la sua patria adottiva, e quindi moderò il suo risentimento per Black Panther per aiutare il loro paese quando necessario, fungendo da alleato di Kasper Cole, una Black Panther temporanea. Hunter si dispiacque che T’Challa abdicò al trono di Wakanda per proteggere Hell’s Kitchen, Manhattan (l’obiettivo di T’Challa era di mettersi alla prova dopo le recenti perdite e Matt Murdock aveva bisogno di tempo per riprendersi dopo gli eventi recenti).

Per rappresaglia, uccise alcune persone per prendere il mantello di Black Panther da T’Challa. Quando Black Panther sconfisse White Wolf, gli fu detto che Wakanda non aveva posto per gli assassini. Durante la trama di “Empyre”, White Wolf e l’Hatut Zeraze apparvero tra i Wakandan che combatterono i Cotati. Furono visti a sud di Khartoum, mentre combattevano gli arcieri Cotati che avevano attaccato quella posizione.